Il Seminario IFC del 23 aprile 2015, vedrà come relatore Vincenzo Longo, responsabile della UOS di Pisa dell’Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria del CNR, e si terrà nell’aula 27 ed. A dell’Area della Ricerca del CNR, via G. Moruzzi 1, Pisa alle ore 15.00. La collaborazione con IFC su tematiche che legano stati patologici con la alimentazione, si è articolata negli anni con Maria Giovanna Trivella, Gualtiero Pelosi, Francesca Denoth cui si stanno aggiungendo Silvia Del Ry e Alessandro Pingitore, senza dimenticare le collaborazioni congiunte con la Fondazione “Gabriele Monasterio”.
Il Seminario, dal titolo “ALIMENTI FUNZIONALI E NUTRACEUTICA: MECCANISMI DI AZIONE DI SOSTANZE NATURALI PRESENTI NEL CIBO“ vuole mettere l’accento sul fatto (non così ovvio come può sembrare) che gli alimenti contengono non solo i nutrienti che forniscono energia al nostro organismo, ma anche sostanze benefiche per la salute. In questo contesto si inserisce la nutraceutica, la scienza che ha il compito di indagare tutti i componenti o i principi attivi degli alimenti con effetti positivi per la salute, la prevenzione ed il trattamento delle malattie. Il nostro organismo è spesso esposto a radicali liberi, agenti fortemente reattivi a causa della presenza nella loro struttura di uno o più elettroni spaiati. In condizioni fisiologiche gli organismi viventi possiedono sistemi di difesa endogeni che proteggono le biomolecole strutturali e funzionali dall'attacco dei radicali liberi. A causa di una eccessiva esposizione a specie ossidanti altamente reattive, l'equilibrio tra radicali liberi ed antiossidanti può venire meno; si innesca così una situazione di stress ossidativo, il quale è responsabile di importanti danni. Una sana alimentazione con l’apporto di antiossidanti può aiutare a combattere lo stress ossidativo attraverso neutralizzazione dei radicali liberi ed induzione del sistema antiossidante endogeno. Nel nostro laboratorio abbiamo eseguito diversi studi sull’effetto antiossidante ed antiinfiammatorio di estratti di alimenti (cibi fermentati, brassicacee, riso rosso fermentato etc.) utilizzando sia modelli animali che cellulari. I risultati ottenuti hanno dimostrato la capacità di questi alimenti di agire sul fattore di trascrizione nucleare Nrf-2 responsabile della modulazione dei principali enzimi.