Spesso alla parola “radiazioni” si associa il concetto di pericoloso, dannoso: se questo in alcuni casi può essere vero, è altrettanto vero che molti sono i tipi di radiazioni e molti sono i casi di utilità, come per esempio le applicazioni in campo medico. In particolare, negli ultimi anni stiamo assistendo ad un graduale rinnovamento delle apparecchiature radiologiche, alla diffusione di nuovi dispositivi quali la Tomografia Computerizzata (TC) e la Tomografia ad Emissione di Positroni (PET) e ad una evoluzione delle tecniche di indagine, indispensabili per definire il corretto percorso terapeutico dei pazienti. Se da un lato queste metodiche aumentano la capacità e la precisione diagnostica, dall’altro possono esporre il paziente ad elevate quantità di radiazioni ionizzanti. Una Direttiva Europea (59/2013/EURATOM) richiede di indagare proprio sull’adeguatezza dell’aspetto informativo offerto alle persone in merito ai benefici e ai rischi associati alla dose di radiazione dovuta all'esposizione medica. A Bright:la notte dei ricercatori 2019,tramite un gioco a quiz, Luca Bastiani (IFC) insieme ai colleghi dell’ISTI (Massimo Martinelli, Istituto di Scienze e Tecnologia dell’informazione) e AOUP (Fabio Paolicchi, Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana) cercherà di affrontare queste tematiche e di fornire informazioni per sensibilizzare e favorire una migliore conoscenza e consapevolezza sull’argomento. Saranno inoltre divulgati i risultati preliminari dello studio “Conoscenza della popolazione sulla radioprotezione e sulla dose radiante delle principali procedure radiologiche” che si concluderà entro l’anno e che vede coinvolti, oltre a due istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche, quattordici centri sanitari pubblici e privati distribuiti in nove regioni del territorio italiano: al momento sono state raccolte informazioni fornite in forma anonima da oltre duemila persone.