Fabrizio Bianchi, Dirigente di ricerca CNR-IFC, esperto di epidemiologia ambientale e, in epoca Covid-19, fin da subito autore di numerosi contributi sulla relazione fra pandemia di SARS-Cov-2 e qualità dell'ambiente, è stato invitato a partecipare all'Advisory Board dello studio epidemiologico Italiano su inquinamento atmosferico e COVID-19 (EpiCovAir), promosso dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) con il Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente (SNPA), in collaborazione con gli esperti della Rete Italiana Ambiente e Salute (RIAS), per garantire un raccordo con le strutture regionali sanitarie ed ambientali. Il progetto intende valutare se, e in quale misura, i livelli di inquinamento atmosferico siano associati agli effetti sanitari dell’epidemia. Gli obiettivi di "EpiCovAir" verteranno sul ruolo dell’esposizione al particolato atmosferico (PM) nell’epidemia di COVID-19 nelle diverse aree del Paese, per chiarire in particolare l’effetto di tale esposizione su distribuzione spaziale e temporale dei casi, gravità dei sintomi e prognosi della malattia, distribuzione e frequenza degli esiti di mortalità. La risposta a tali quesiti dovrebbe essere associata a fattori quali età, genere, presenza di patologie preesistenti alla diagnosi di COVID-19, fattori socio-economici e demografici, tipo di ambiente di vita e di comunità (urbano-rurale, attività produttive).
Il comitato, di cui Bianchi è ora membro effettivo, comprende esperti di alto profilo internazionale, provenienti dalle più prestigiose istituzioni mondiali in ambito sanitario ed epidemiologico, ed è chiamato ad esprimere il proprio parere indipendente sui documenti tecnici prodotti (protocollo, metodi statistici, risultati preliminari, rapporto, articoli scientifici) per meglio orientare le attività. Infatti lo studio delle possibili connessioni tra l'epidemia di COVID-19 e l’esposizione a inquinanti atmosferici, richiede approcci metodologici basati sull'integrazione di diverse discipline (l’epidemiologia ambientale e l’epidemiologia delle malattie trasmissibili, la tossicologia, la virologia, l’immunologia) supportate da competenze chimico-fisiche, meteorologiche, nonché dalle tecniche e tecnologie di monitoraggio ambientale, in uno sforzo congiunto di ricerca inter-istituzionale.
Per lo studio “EpiCovAir” sono anche stati creati vari gruppi di lavoro (GdL), e il ricercatore CNR-IFC Fabrizio Minichilli farà parte del GdL Metodi Statistico-Epidemiologici, che ha l’obiettivo e compito di definire il disegno e la metodologia dello studio epidemiologico e lavorerà in stretta collaborazione con gli altri due Gruppi, GdL - Dati Sanitari/Socio-economico-demografici e GdL – Valutazione dell’esposizione ambientale.