Il Prof. Ele Ferrannini è stato insignito della Banting Medal for Scientific Achievement per il 2020, primo italiano in 80 anni dell'esistenza del prestigioso riconoscimento. Vengono così riconosciuti gli importanti contributi che egli da tantissimo tempo sta producendo per la comprensione, il trattamento o la prevenzione del diabete. Nella motivazione, l'American Diabetes Association, sottolinea i "contributi fondamentali alla comprensione della patogenesi del diabete di tipo 2 e delle comorbidità correlate attraverso indagini cliniche".
Nato a Benevento nel 1948, il professor Eleuterio Ferrannini ha conseguito la laurea nel 1972 e, dopo vari soggiorni di studio presso prestigiose istituzioni italiane e straniere, nel 1973 è diventato ricercatore del CNR presso l'Istituto di fisiologia clinica, svolgendo servizio come medico interno presso la Clinica medica dell'Università di Pisa. Qui nel 1980 è diventato assistente universitario e nel 1985 professore associato. Durante questo periodo, ha conseguito la specializzazione in Medicina nucleare a Pisa (nel 1975) e in Diabetologia a Torino (nel 1978), e nel 1979 la 'laurea americana' (ECFMG certificate). Nel 1977 ha iniziato la sua esperienza post-laurea all'estero, trascorrendo un anno come visiting investigator al Department of Clinical Physiology del Karolinska Institutet a Stoccolma, e tre anni come fellow dei National Institutes of Health alla Yale University, a New Haven, negli USA. Nel 1983 ha vinto il concorso nazionale di dirigente di ricerca del CNR, nel 1988 è stato nominato Adjunct Clinical Professor al Department of Medicine della Università del Texas a San Antonio. Nell'ottobre 1995 ha vinto la cattedra di Medicina interna all'Università di Pisa.
Il Prof. Ferrannini ha focalizzato la sua attività di ricerca sul diabete e sulle malattie del metabolismo, costituendo un gruppo di ricerca forte al momento di circa 30 componenti e quotato nel settore come il migliore in Italia e fra i migliori in Europa e negli USA. La produzione scientifica del professor Ferrannini annovera oltre 500 lavori originali su riviste peer-reviewed (con oltre 36.000 citazioni, per un impact factor totale di oltre 2500 e un indice h di 90, risultando fra i primi 100 "impattatori" mondiali) e oltre 50 capitoli di libro. I risultati più significativi riguardano il ruolo dell'insulino-resistenza e del deficit ß-cellulare nell'iperglicemia, le complicanze vascolari e la terapia della malattia diabetica, la patogenesi e la terapia dell'obesità.
Socio fondatore e presidente della Società italiana dell'obesità, dal 2005 al 2007 è stato Presidente della European Association for the study of diabetes (EASD). Il professor Ferrannini è stato editor-in-chief di Diabetologia, organo ufficiale della EASD, coautore di due edizioni successive delle Joint American Diabetes Association/EASD Guidelines per la terapia del diabete tipo II ed editor-in-chief dell'International Textbook of Diabetes.
Attualmente è associato a CNR-IFC, continuando la sua attività scientifica e di ricerca nell'ambito della diabetologia e delle attività metaboliche.