In Europa, l'incidenza dei tumori della pelle è in rapida ascesa, ogni anno vengono diagnosticati oltre 100.000 nuovi casi di melanoma e sono causa di oltre 22.000 decessi, con una elevatissimo costo sanitario, sociale ed economico. Si rende quindi necessario uno screening della pelle frequente ed estensivo nella popolazione da parte dei dermatologi, chiamati a valutare una enorme quantità di pazienti, sebbene la maggior parte delle lesioni della pelle esaminate abbia diagnosi negativa o a basso rischio. Al fine di supportare, accelerare e ottimizzare lo screening delle lesioni cutanee per una diagnosi precoce del melanoma nella popolazione, il progetto TELEMO (An innovative TELEmedicine system for the early screening of Melanoma in Overall Population) è stato finanziato dalla Regione Toscana all’interno del Bando Ricerca Salute 2018.
L’obiettivo del progetto TELEMO (https://telemo.area.pi.cnr.it) è quello di ideare e realizzare un nuovo sistema di telemedicina per lo screening del melanoma, la raccolta massiva di dati e lo sviluppo di nuovi indici diagnostici e prognostici per questa patologia. Il fine ultimo del progetto non sarà la sostituzione del medico nel processo di diagnosi, ma lo sviluppo di una infrastruttura ICT per il loro supporto nella decisione clinica basato sulle più recenti metodiche di Intelligenza Artificiale, gestione ed integrazione di Big Data.
Il progetto TELEMO ha preso avvio il 25 settembre 2020, ha una durata di 3 anni e ha come partner l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa (capofila), la UOC di Dermatologia dell’Ospedali Riuniti di Livorno (USL Toscana Nord Ovest) con il dott. Giovanni Bagnoni, la SOD di Istologia Patologica e Diagnostica Molecolare, dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze con la Prof.ssa Daniela Massi e l’Istituto di Biofisica del CNR di Pisa con il dott. Mario D’Acunto.
L’Ing. Marco Laurino, coordinatore scientifico del progetto, sottolinea come: “Con il progetto TELEMO svilupperemo un approccio tecnologico, applicato ora al campo dei tumori della pelle, che sarà adattato ed esteso a numerosi altri ambiti clinici. L’approccio sviluppato consentirà l’accesso all’assistenza ad alto livello per la popolazione svantaggiata o vulnerabile, come gli anziani, e permetterà di ottenere nuovi indici diagnostici e prognostici basati sull’Intelligenza Artificiale.”