Le generazioni più giovani non lo hanno conosciuto direttamente, ma attraverso i Suoi allievi che continuano a far permanere a livelli di eccellenza la Scuola di Pneumologia che Egli ha creato, grazie al Suo insegnamento. Figura eccelsa nel campo della Pneumologia nazionale ed internazionale, il Prof. Giuntini è stato ordinario di Malattie dell’Apparto Respiratorio e direttore del dipartimento cardio/toracico all'Università di Pisa, nonchè responsabile per molti anni del Gruppo Polmonare dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR.
A Lui si devono importanti avanzamenti scientifici: ha sviluppato metodiche di studio sulla circolazione polmonare, per lo studio dell’acqua extravascolare nel campo dell’edema interstiziale polmonare; ha dato notevole impulso negli anni pioneristici del 1970 e del 1980 agli studi sull’embolia polmonare; sull’ipertensione polmonare; sull’epidemiologia e diagnosi precoce delle malattie broncopneumopatiche, delle neoplasie polmonari, la cancerogenesi bronchiale e i danni da fumo, tutti di grande rilevanza clinica. È stato anche uno dei maggiori esperti mondiali nel campo della lettura della radiografia del torace. La Sua ricca ed eccellente produzione scientifica nel campo della Epidemiologia, Diagnosi e Terapia delle più importanti malattie respiratorie e del circolo polmonare, gli hanno valso incarichi prestigiosi tra i quali quello di Presidente della Società Europea di Pneumologia, che ha diretto con grande lungimiranza per circa due anni, nonchè riconoscimenti quali il «Congress Chairmen Award», per l'eccellente produzione scientifica prodotta.
Così Renato Prediletto, uno dei Suoi allievi di eccellenza, primo Ricercatore CNR e collaboratore della Fondazione 'Gabriele Monasterio': "Ricordo il Suo rigore scientifico, il Suo amore per la precisione e la disciplina professionale. Ha creato una Scuola di Pneumologia all’interno della quale gli pneumologi formatisi si sono distribuiti in Italia ed all’estero a proseguire i Suoi dettami scientifici ed i Suoi metodici insegnamenti. Ancora a distanza di molti anni i Suoi allievi continuano a tradurre quotidianamente i Suoi insegnamenti. Non si poteva sfuggire alla ferrea legge dei Suoi calzanti interventi specie quando ti sorprendeva a leggere una radiografia del torace ed avvicinandosi ti teneva diversi minuti a schiuderti un mondo di segni e segnali molto affascinante. Per me, ma credo di interpretare il sentimento di molti di coloro che hanno avuto il pregio di frequentarlo, è stato un vero Maestro di Cultura e di Vita, pur essendo dotato di un carattere rigido ed irremovibile.” Ed ancora: "Di Lui ricordo la dedizione alla scienza, la Sua voglia di continuare a collaborare con i Suoi allievi, anche dopo la Sua quiescienza, armato di matita e carta millimetrata, ad approfondire tematiche che nessuno, prima di Lui, aveva saputo penetrare. Insieme al Prof. Donato hanno creato i presupposti per quello che oggi abbiamo all’interno della nostra Istituzione."
In memoriam Carlo Giuntini
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