Il progetto RACE (Ricerca sull’Appropriatezza in Cardiologia con Evidenza dei dati), finanziato da Regione Toscana nell'ambito del POR FESR 2014-2020, e coordinato da CNR-IFC, è stato individuato come best practice sulle cure integrate. Alessandro Pingitore, medico e primo ricercatore CNR, nella sua veste di coordinatore del progetto, è stato invitato a presentare i risultati di RACE nell'ambito della “Settimana Europea delle Regioni e Città (European Commission Week of the Regions & Cities 2020)” promosso dal Comitato europeo e la DG REGIO della Commissione europea sul tema sanità digitale e le opportunità di finanziamento dell'UE che si terrà il 14 Ottobre 2020. Il progetto è il risultato di una sinergica joint venture tra CNR-IFC e Fondazione Toscana “Gabriele Monasterio”, con l’intendimento di garantire adeguate prestazioni sanitarie ai cittadini con migliore qualità e minore impiego di risorse. Definire e monitorare l’appropriatezza delle scelte in sanità rappresenta infatti la principale strada per incrementare l’efficienza di impiego di risorse nei servizi erogati dal SSN ai cittadini. L’appropriatezza è il grado di adeguatezza con cui le conoscenze mediche/scientifiche/tecniche sono usate nella diagnosi e trattamento delle malattie: “la cosa giusta al soggetto giusto, al momento giusto da parte dell’operatore giusto, nella struttura giusta”.
Allo stato dell’arte i medici operano le proprie scelte sulla base della propria competenza professionale e dei dati clinici e strumentali del paziente disponibili in sede ospedaliera o ambulatoriale, solitamente limitati a quanto il paziente porta con sé come documentazione o a quanto disponibile nella struttura sanitaria di cura; questo definisce un quadro parziale di valutazione per il medico, omettendo, per il paziente non ricoverato, tutti gli accadimenti e parametri rilevabili dal paziente al proprio domicilio.
I modelli e le piattaforme attuali a supporto del medico non integrano le informazioni di tipo economico né valutano la possibilità di percorsi alternativi, come quello domiciliare, e nemmeno il parere del paziente sulla qualità ed efficacia della prestazione sanitaria, elemento fondamentale che pone il paziente al centro della prestazione stessa.
L’obiettivo del progetto è stato lo sviluppo di strumenti avanzati di supporto alla conduzione dei percorsi intra-ospedalieri e ospedale-territorio per pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico attraverso la valutazione dell’appropriatezza
- • delle prestazioni, delle terapie e di eventuali percorsi ospedale territorio;
- • delle tecnologie software, degli strumenti e dei dispositivi a disposizione;
- • dell’efficienza economica e organizzativa dei percorsi clinici sia ospedalieri che territoriali.
I risultati ottenuti mostrano come l’utilizzo della telemedicina in pazienti con patologia cronica possa essere di supporto alla gestione della malattia non solo da un punto di vista strettamente clinico, ma anche psicologico. I pazienti si sono sentiti più fiduciosi nelle proprie capacità fisiche, in particolare i pazienti meno compromessi clinicamente hanno mostrato un maggiore ripristino delle attività quotidiane associato ad una migliore percezione di benessere.
Pertanto i risultati clinici preliminari dello studio RACE sottolineano la potenziale utilità del modello proposto di integrazione del percorso ospedale-territorio mediante la telemedicina nello scompenso cardiaco, attraverso il monitoraggio della comorbidità, l’ottimizzazione della terapia, il miglioramento della qualità della vita, ossia attraverso l’osservazione e il monitoraggio dei parametri che aiutano a prevenire il peggioramento del quadro clinico.